“La mia prima fine del mondo” racconta l’avventura di tre punk disorientati dalla fine del liceo e dalla collisione con Ettore Boschini, il frate dei barboni, un religioso burbero e fissato coi Rosari, abituato a viaggiare con una statua della Madonna sul portapacchi della macchina. Ribaltando il libro, ne compare un altro: “Cosa non crolla”. È una miscellanea di riflessioni semiserie in cui si alternano temi grossi (come povertà, arte sacra, educazione) e scritti su problematiche meno nobili ma altrettanto stringenti (come la piaga delle feste di compleanno delle elementari o la diffusione incontrollata della pasta senza glutine). La copertina è dell’illustratore Vito Manolo Roma che, dopo aver letto il libro, ha visto frate Ettore così.