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La situazione è grammatica: entusiasta o entusiasto?

Torna l’appuntamento mensile con la lingua italiana di Berica Editrice. A luglio, ci siamo soffermati sul dilemma se si scriva sia… che o sia… sia. Abbiamo visto insieme come, sebbene entrambe le forme siano tecnicamente accettabili, la seconda sia nettamente da preferire in quanto più piacevole.

In questa puntata di “La situazione è grammatica”, invece, ci chiediamo come si scrive e si dice quando si vuole volgere al maschile l’aggettivo “entusiasta”.

Entusiasta o entusiasto, questo è il dilemma

Al contrario di quanto si potrebbe pensare, l’aggettivo “entusiasta”, al maschile, non diventa mai “entusiasto”. Questa forma, infatti, è errata e non esiste, nel vocabolario italiano. “Entusiasta” ricade nella categoria dei nomi di genere comune, ovvero di quella serie di nomi che presentano un’unica forma valida sia per il maschile, sia per il femminile.

Quando ci si trova di fronte a parole di genere comune, allora, come si capisce se le si deve intendere come maschili o femminili? Semplice: basta guardare il genere delle altre parole che le accompagnano e le definiscono, come articoli, aggettivi e verbi. Nel caso siano assenti, sarà il contesto in cui la parola di genere comune ad aiutarci. Nel caso di “entusiasta” al maschile, ad esempio, potremo trovare frasi del tipo: “Si tratta di un entusiasta delle Olimpiadi”. Nel caso si riferisca a una persona di genere femminile, invece, avremo frasi come: “Ti trovi davanti a un’entusiasta dei videogiochi”. Al plurale, invece, questi dubbi cadono del tutto. Quando si parla di più persone che hanno una forte passione per qualcosa, infatti, si dirà “entusiaste”, nel caso si parli di donne, ed “entusiasti”, nel caso di uomini.

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