In questo volume si narra di viaggi. Alcuni geografici, altri di solo pensiero. Due modi diversi per esplorare le esistenze di chi incontriamo ed insieme conoscere meglio pure la nostra, per riapprodare prima o poi laddove si era partiti. A volte più ricchi, talora impoveriti. Comunque differenti rispetto a quando ci si era messi in movimento. C’è in queste pagine il vagabondare appassionato dell’autore tra le vie e le anime della propria città, accarezzata con sguardo in fondo carico d’affetto per un ambiente così uguale e così cambiato rispetto alle stagioni della gioventù. Più il mondo di allora si allontana tra i ricordi più si colora d’immagini ed emozioni, profumi e sapori che pare complicato ritrovare ai giorni odierni. Plausibile dipenda dal fatto che invecchiando s’impara in ritardo ad apprezzare il valore prezioso di ciò di cui non ci si sapeva accorgere in quel tempo ormai distante in cui non c’era tempo, tutti presi dalla frenesia di diventar grandi in fretta. Eppure le occasioni per sorridere non mancano. Nemmeno dopo aver attraversato un biennio di pandemia planetaria cui la magia della vita ha sempre saputo a proprio modo fare argine.