“Paolino di Riciclandia – il ritorno di quelli di Lercio”, esempio di “buone pratiche”. Il fumetto realizzato da Berica Editrice per Agno Chiampo Ambiente con l’obiettivo di diffondere tra gli alunni delle scuole primarie la cultura della raccolta differenziata e per educarli contro l’abbandono dei rifiuti ha ricevuto il premio speciale per l’impegno nell’educazione ambientale illustrata destinata alle scuole dell’infanzia e primarie nell’ambito della prima edizione del Forum Rifiuti Veneto tenutosi a Palazzo dei Trecento a Treviso e promosso da Legambiente.
Due pagine dedicate alla società e a Paolino sono inoltre state inserite nel Dossier Comuni Ricicloni Veneto.
“Paolino di Riciclandia – Il ritorno di quelli di Lercio” è l’ideale continuazione della favola illustrata “Paolino di Riciclandia”, rivolta invece ai bambini delle scuole materne e realizzata alcuni anni fa sempre da Berica Editrice per Agno Chiampo Ambiente.
Il fumetto è nato da un’idea di Stefano Cotrozzi e con la collaborazione di Hassel Comunicazione. I testi sono di Nicola Rezzara e i disegni di Ivan Bigarella. “Paolino di Riciclandia – Il ritorno di quelli di Lercio” racconta la battaglia che Paolino e i suoi amici conducono contro una banda di malviventi che intendono imbrattare il paese di Riciclandia abbandonando i rifiuti provenienti dal vicino paese di Lercio.
In queste settimane sta proseguendo la distribuzione del fumetto ai bambini delle scuole che ne hanno fatto richiesta.
“Stiamo riscontrando un grande interesse da parte delle scuole – spiega il presidente di Agno Chiampo Ambiente Alberto Carletti – e ci auguriamo che il fumetto venga diffuso sempre di più, perché siamo convinti dell’alto valore educativo che porta con sé”.
Sia la favola illustrata “Paolino di Riciclandia” che il fumetto “Paolino di Riciclandia – Il ritorno di quelli di Lercio” sono inoltre sfogliabili e scaricabili dal sito agnochiampoambiente.it alla voce “Progetto scuole” oppure in formato ebook nella nostra libreria online.
Paolino ha anche un risvolto legato alla solidarietà, perché l’autore dei testi Nicola Rezzara ha deciso di devolvere l’intero compenso per il suo lavoro al progetto Carciofi di Marana di Agrimea Società Cooperativa Agricola Sociale, che si occupa dell’inserimento lavorativo (appunto nella produzione dei carciofi) di persone svantaggiate e giovani disoccupati.