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È una questione lessicale: anguria o cocomero?

È una questione lessicale: anguria o cocomero?

La rubrica La situazione è grammatica, se ne va in vacanza e lascia il posto ad un quesito lessicale. Nella puntata precedente abbiamo scoperto che la parola che indica i frutti ha un doppio singolare e un doppio plurale. Anche questo mese rimaniamo a tema, con il frutto estivo per eccellenza: l’anguria! Ma siamo sicuri che sia questo il nome corretto del frutto dalla polpa rossa, dalla buccia verde e coi semini neri?

In molti non avranno dubbi, si chiama proprio anguria! Eppure, facendo una breve ricerca su un qualsiasi motore di ricerca, la risposta che si ottiene è decisamente un’altra. La parola “anguria”, infatti, risulta una variante regionale, insieme a “melone d’acqua” e “pasteca”. Allora sorge la domanda: qual è il termine della lingua italiana che indica quel delizioso frutto estivo? La risposta è semplice e sta a indicare sia il frutto sia l’erba dal fusto ramoso da cui cresce: cocomero.

Per capire meglio come mai si chiama così, bisogna partire  dal suo nome scientifico: la parola latina cucumis venne usata da Virgilio per parlare del cetriolo, ma fu Plinio a chiamare così il cocomero. Per quanto riguarda il termine “anguria”, invece, deriverebbe dal tardo greco angurion, che significava “frutto acerbo”.  In antichità, infatti, questo frutto veniva raccolto quando non era ancora maturo e ne venivano consumati solamente i semi.

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