Siamo in ottobre, tempo della spooky season. Il periodo più spaventoso dell’anno porta con sé i colori delle foglie che cambiano, il profumo di zucca, le giornate che si accorciano. E tanta, tanta paura! Facile, allora, entrare metaforicamente in stato di scioc… shock… choc? In questo episodio di “La situazione è grammatica”, vedremo insieme qual è (o quali sono) la grafia corretta di questa parola.
- Scioc: questa forma non esiste e, pertanto, è da considerarsi errata
- Shock: questa grafia esiste ed è accettabile, in quanto prestito dalla lingua inglese
- Choc: esiste ed è accettabile, si tratta di un prestito dal francese
Sapevate che la parola shock è arrivata nel nostro vocabolario solo in tempi recenti? E che era relativa al solo ambito medico? La prima attestazione di choc nella lingua del Bel Paese risale, infatti, al 1892, mentre shock è apparso per la prima volta sette anni dopo, nel 1899.
Per quanto riguarda il verbo derivato da shock e da choc, ha una forma sola. Al contrario di quanto ci si potrebbe aspettare, però, non si dice né shockare, né chocare, ma scioccare. La stessa cosa vale per l’aggettivo, che è scioccante e non shockante o chocante. Questo perché adottano le regole ortografiche della lingua italiana. Pertanto, si dirà:
- È in stato di shock/choc
- Sono rimasto scioccato
- Una notizia scioccante