Come ogni mese, torna la rubrica di Berica Editrice intitolata La situazione è grammatica e dedicata ai dubbi sulla lingua italiana. In questo episodio, è il momento per domandarci quale sia il modo corretto di scrivere: “a fianco” o “affianco”? Tagliamo subito la testa al toro. Al contrario di quanto si potrebbe pensare, infatti, entrambe le forme esistono e sono ammissibili. Con un ma. Le due grafie differenti vengono utilizzate in contesti differenti per esprimere concetti molto eterogenei tra di loro.
- La versione scritta con due parole staccate, “a fianco”, ad esempio, viene usata per indicare che un certo oggetto o persona si trova vicino a qualcosa o a qualcuno.
Esempi:- La casa di Andrea si trova a fianco del panificio;
- Al momento sono a fianco del negozio di vernici e colori;
- Non preoccuparti, sono a fianco a te.
- Si usa “affianco”, invece, quando si vuole esprimere la prima persona singolare dell’indicativo presente del verbo “affiancare”.
Esempi:- Per andare al lavoro, affianco (nel senso di “passo accanto”) sempre il ristorante di mio zio;
- Se affianco (nel senso di “mettere vicino”) la libreria alla parete, in questa stanza c’è molto più spazio;
- Oggi affianco (con il significato di “faccio un’ora di compresenza con”) la collega che insegna storia dell’arte.