Onomatopea: una parola per un suono

Dopo gli appuntamenti dedicati alla differenza tra metafora e similitudine e all’allitterazione, torna la rubrica di Berica Editrice dedicata ad alcuni elementi che rendono più espressiva la lingua italiana: le figure retoriche. In questo episodio, parleremo di una figura retorica che viene spesso utilizzata nei fumetti: le onomatopee. Cosa sono? Non sono altro che la trascrizione dei suoni che sentiamo tutto intorno a noi. Spesso le onomatopee si incontrano seguite da uno più punti esclamativi per dare loro enfasi. Alcuni esempi di onomatopea sono:

  • aaargh (indica che qualcuno sta gridando);
  • bang (è il suono degli spari);
  • boom (rappresenta le esplosioni);
  • brrr (per indicare che qualcuno ha freddo);
  • crash (indica qualcosa che si è rotto);
  • ouch (nel caso qualcuno si faccia male);
  • slurp (per indicare che qualcuno beve rumorosamente);
  • smack (indica i baci);
  • splat (per dire che qualcosa è stato spiaccicato);
  • sob (si usa quando qualcuno piange);
  • wow (usato per esprimere stupore o meraviglia).

Conosci qualche onomatopea che ci è sfuggita? Condividila con noi lasciando un commento.

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