Ognuno di noi attraversa i propri Deserti: sono quelli dell’instabilità, del dolore, della solitudine, dell’incertezza, dello spogliamento. Sono aridi, difficili e lunghi.
Ma c’è un modo di viverli nella grazia e con fede. Ricordandoci delle meraviglie che Dio ha compiuto per noi, e custodendo il nostro cuore nel Suo amore che vuole solo darci, e mai toglierci. Farci nuovi, condurci alla Terra Promessa.
Perché non importa da dove veniamo o cosa sia successo: siamo tutti infinitamente preziosi e infinitamente amati, e nostro Padre, il Re dell’Universo, salverà le nostre vite e ci farà portare frutto. Questi sono piccoli pezzi della mia vita e del mio Deserto, mentre continuo a camminare attendendo il mattino.
Figli e figlie di Sion, alzate la testa e asciugate le lacrime: il vostro Signore è qui e vi chiama a nuova vita.