In un mondo dove la ricerca della perfezione è all’ordine del giorno, la letteratura ci insegna che essere imperfetti è molto più interessante. Stiamo parlando di “fatal flaw”, ovvero “imperfezione fatale”. Il termine indica uno o più difetti che rendono i personaggi delle storie vulnerabili, reali ma, soprattutto, intriganti e capaci di far scaturire nel lettore le emozioni più disparate. In questo articolo esploreremo il concetto del fatal flaw, la sua importanza nelle opere letterarie e alcuni consigli su come rendere i personaggi indimenticabili, tanto quanto umani.
Il fatal flaw: un’eredità aristotelica
Anche se il nome rimanda a tempi più moderni, il fatal flaw affonda le sue radici nella tragedia greca. Il primo a parlarne fu Aristotele nell’opera Poetica. Nel testo, l’autore greco parla di hamartia, che spesso viene tradotto in inglese come “fatal flaw”. La hamartia di Aristotele è una debolezza intrinseca del protagonista che lo porta alla sua stessa rovina. Ecco un esempio: nella tragedia Edipo Re di Sofocle, la hamartia del protagonista Edipo è quella di voler scoprire la verità ad ogni costo. Inizialmente, questa caratteristica può sembrare molto ammirevole ma, con il proseguire della storia, la curiosità del personaggio principale lo porta a scoprire fatti sulla sua stessa vita che lo porteranno alla sua caduta.
Il fatal flaw non serve solamente alla caratterizzazione del personaggio, ma anche per la costruzione dell’intera trama. Senza l’imperfezione del protagonista, non si creerebbe la tensione drammatica che spinge l’eroe verso la sua caduta. Per esempio, Amleto, il principe di Danimarca protagonista di una delle opere più famose di Shakespeare, viene descritto come un uomo intelligente, ma incapace di agire con decisione. Questo lo porta a procrastinare fino al punto in cui la tragedia è inevitabile.
Il fatal flaw nella letteratura contemporanea e nel romanzo psicologico
Ci spostiamo ora nella letteratura contemporanea, dove il fatal flaw non solo è legato ai personaggi, ma viene utilizzato per esaminare temi sociali e culturali. In particolare, viene utilizzato come critica alla società. Nel romanzo psicologico, invece, diventa uno strumento per esplorare la psiche umana e la sua complessità. In questo caso, è spesso legato a conflitti interni tra desideri contrastanti.
Ecco due esempi:
- In American Psycho, romanzo di Bret Easton Ellis, il protagonista, Patrick Bateman, è ossessionato dalla sua apparenza e dal suo status sociale di ricco investment banker di New York. L’uomo è un prodotto di una società superficiale e materialistica che corrompe i valori dell’uomo. La cultura che privilegia l’apparenza alla sostanza è la causa che spinge Bateman alla violenza e all’alienazione e, di conseguenza, alla sua stessa rovina.
- Raskolnikov, protagonista del romanzo di Fëdor Dostoevskij Delitto e castigo crede di essere migliore della morale comune. Questo lo porta a commettere un omicidio che lo spinge a mettere in dubbio la sua stessa convinzione poiché si scontra con la sua coscienza. Il tormento interiore causato da questo turbamento lo porta alla caduta.
L’ambiguità e il fascino del fatal flaw: oltre il bene e il male
Perché assistere alla lotta e al fallimento di un personaggio a causa delle sue debolezze è affascinante per il lettore? Forse perché ci ricorda delle nostre stesse imperfezioni? Il fatal flaw rende i personaggi umani, rendendoli più reali e vicini a chi legge. Inoltre, il fatal flaw introduce una dimensione di imprevedibilità nella narrativa, creando personaggi imperfetti, capaci di sorprenderci e di prendere decisioni inaspettate. L’imprevedibilità mantiene viva la tensione narrativa e non solo. Il fatal flaw aggiunge un tocco di ambiguità morale nella storia: infatti, non sempre il difetto è malvagio o immorale. Spesso è una qualità positiva che porta a conseguenze negative. Questa caratteristica lo rende un elemento molto potente nella narrativa, perché costringe il lettore a riflettere sulla natura umana e sulla sottile linea che separa il bene dal male.
Come scrivere personaggi con un fatal flaw
Come creare personaggi memorabilmente imperfetti? Ecco alcuni suggerimenti per gli scrittori:
- Il fatal flaw deve essere coerente con il resto della caratterizzazione del personaggio. Non deve essere un tratto arbitrario, ma qualcosa che si integra con la personalità e la storia del personaggio.
- Assicurati che il fatal flaw abbia un impatto significativo sulla trama. Deve essere la forza motrice dietro le azioni del personaggio e le sue conseguenze devono essere visibili nella storia.
- Anche se il personaggio potrebbe non superare il suo difetto, deve riconoscerlo e confrontarsi con esso durante lo svolgimento della storia. In questo modo, il personaggio è costretto a compiere una crescita interiore che arricchisce la narrativa.
- Considera di scegliere un difetto moralmente ambiguo per aggiungere profondità al personaggio.
- Il fatal flaw deve essere coerente e riflettere i temi principali della storia. Per esempio, se il racconto parla di ambizione e corruzione, allora il fatal flaw deve girare attorno a tale argomento.