Dopo i 5 consigli sul censore interno, torna la rubrica dedicata ai consigli pensati dagli scrittori per gli scrittori. In questa puntata vedremo insieme 5 consigli su un’utilissima tecnica romanzesca: il foreshadowing. Di cosa si tratta? Il foreshadowing è una tecnica narrativa meglio conosciuta, in italiano, come “anticipazione“. Si verifica quando l’autore di un romanzo o di un racconto breve dà al lettore degli indizi su come si evolverà la storia, ma lo fa in modo velato. Quasi come un’ombra che, man mano che si va avanti con la narrazione, diventa sempre più chiara e definita. In questo modo chi legge, una volta che sarà arrivato al punto in cui il romanzo o il racconto svelerà il vero significato di quell’anticipazione, se avrà saputo cogliere i segnali, avrà una sensazione di epifania, di rivelazione. Come, in concreto, si può utilizzare il foreshadowing? Ecco alcuni consigli utili su come sfruttare al meglio questa tecnica romanzesca.
- Partiamo dal classico consiglio che detta che, se è presente una pistola, questa prima o poi dovrà sparare.
- Quando fai la descrizione di un ambiente o di un personaggio, puoi soffermarti in particolare su un dettaglio che diventerà importante col proseguire delle vicende.
- Nei dialoghi, puoi far “scappare” a un personaggio qualche parola che poi diventerà centrale o un tema ricorrente.
- Puoi sfruttare i sogni di un personaggio per anticipare qualche dettaglio o tema di grande rilevanza. Tuttavia, l’uso dei sogni nella narrazione, se non ha una rilevanza particolare, è meglio se utilizzato con parsimonia.
- Puoi far sfogliare a un personaggio un quotidiano su cui è riportata una notizia che, all’inizio, appare totalmente slegata dalla storia principale ma che, poi, diventa un elemento di grande importanza.