Donne nella Bibbia: il Libro di Rut

Lo sapevi che esiste un libro della Bibbia interamente dedicato alla vita di una donna? Stiamo parlando del Libro di Rut. Anche se sono presenti diverse figure femminili all’interno delle Sacre Scritture, il rotolo di Rut è l’unica opera dedicata interamente ed esclusivamente ad una di esse. Scritto in ebraico ad opera di autori ignoti, il libro è composto da soli quattro capitoli e racconta le vicende di una famiglia svoltasi in dodici anni.

Chi era Rut?

Il Libro di Rut fa parte dell’Antico Testamento ed è ambientato in Giudea, al tempo dei Giudici (ovvero nell’XI secolo a.C.). L’opera chiarisce la genealogia della famiglia di Re Davide, di cui Rut è la bisnonna. Ma partiamo dal principio: Rut era una donna moabita che sposò un ebreo emigrato nel suo Paese per poi rimanere vedova. Alla morte del marito, Rut rimase sola con la suocera Noemi, a sua volta vedova. Le due donne strinsero un profondo legame che le rese inseparabili anche quando Noemi decise di ritornare in terra di Israele. Qui, mentre Rut stava spigolando in un campo di grano per procurarsi un po’ di cibo, incontrò Boaz. L’uomo si rivelò essere un parente del defunto marito di Rut e, secondo la legge di Mosè, in mancanza di eredi il parente prossimo aveva il compito di sposare la vedova e garantire la nascita di un successore. Rut, quindi, sposò Boaz e dalla loro unione nacque Oved, il nonno del famoso Re Davide.

Non solo storia, ma anche amore e amicizia

Il racconto della storia di Rut non si limita a delineare l’albero genealogico della famiglia di Re Davide e a raccontare la storia d’amore coniugale tra Rut e il marito. Il Libro narra del fortissimo legame che si crea nel momento dell’estremo dolore tra la vedova Rut e sua suocera Noemi, che ha perso il marito a sua volta. Una storia d’amore e di devozione verso la famiglia e dell’alleanza tra due donne all’apparenza così diverse per età, origini e religione, ma che hanno saputo restare unite nel momento del dolore. La prima a beneficiare di quest’alleanza è proprio la vedova Noemi che, grazie a Rut, assume un atteggiamento più positivo sia nei confronti di Dio, sia verso la nuora stessa. In questo libro della Bibbia, infatti, sembra che l’azione di Dio si manifesti tramite i sentimenti e gli affetti disinteressati che arrivano anche al dono totale di se stessi. Dimostrando come Dio non agisca solo attraverso grandi eventi, ma si renda presente anche e soprattutto nelle nostre scelte quotidiane di condivisione e di comunione.

Il testo nella tradizione ebraica

Il libro di Rut fa parte delle cinque Megilloth della tradizione ebraica, testi che si richiamano l’uno con l’altro e che hanno bisogno di essere letti tutti per essere compresi appieno. Poiché il contesto temporale del Libro di Rut è quello della raccolta dei cereali, il testo viene da tradizione letto nel periodo della festa di Shavuot, festività che cade cinquanta giorni dopo la Pasqua ebraica.

 

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