Il Viaggio dell’eroe – come costruire una storia in 3 atti

Anno nuovo, periodo perfetto per un nuovo inizio. Nelle storie, spesso, questo è segnato da una partenza. Partenza che può essere sia per una destinazione fisica, come nell’Odissea, ma non necessariamente. Il viaggio, infatti, può anche essere interno al protagonista della storia, come nel caso dell’Ulisse di James Joyce. Cosa accomuna questi due viaggiatori all’apparenza così distanti e diversi tra loro? In entrambi i casi, il personaggio di cui si narrano le vicende, abbandona il mondo ordinario, ovvero quello a cui è abituato e in cui si trova a suo agio, per affrontare varie fasi. Queste fasi sono state studiate e racchiuse nel cosiddetto “viaggio dell’eroe”. Di cosa si tratta, con esattezza? Scopriamolo insieme.

Il viaggio dell’eroe

Il viaggio dell’eroe è un modello narrativo teorizzato per la prima volta da Christopher Vogler nel suo saggio dal titolo The Writer’s Journey: Mythic Structure For Writers e pubblicato in italiano proprio come Il viaggio dell’eroe. Il lavoro di Vogler, influenzato da L’eroe dai mille volti di Joseph Campbell, affronta la tematica del mito e di come la struttura base della narrazione si possa ritrovare nella maggioranza delle opere cinematografiche e letterarie. Vogler, divide il viaggio dell’eroe in tre atti.

Atto I: il mondo ordinario e l’incontro col mentore

Nel primo di questi atti, viene descritto il mondo ordinario in cui vive il protagonista. Questo per creare un netto contrasto con ciò in cui si imbatterà durante la narrazione. Nel primo libro di Harry Potter, ad esempio, prima della rivelazione della vera natura del protagonista, l’autrice descrive con ricchezza di dettagli la sua quotidianità nella casa degli zii e il modo in cui questi lo trattano.

In seguito, il primo atto del viaggio dell’eroe passa per la chiamata all’avventura in cui al protagonista si presenta un problema in seguito al quale il suo mondo non sarà più lo stesso, per un motivo o per l’altro. È in questo momento che vengono definiti la posta in gioco e l’obiettivo dell’eroe. Da quell’istante, infatti, l’equilibrio che era stato raggiunto nel mondo ordinario del protagonista si sbriciola, lasciando spazio a mille possibilità.

Molto spesso, l’eroe non accetta subito la chiamata all’avventura. Siamo esseri umani e, come tali, l’ignoto ci mette paura. Anche il protagonista, spesso, è riluttante nei confronti della chiamata all’avventura o la rifiuta. In questo momento, può ancora decidere di tornare indietro, creando così un nuovo equilibrio e un nuovo mondo ordinario. Viene così introdotto il mentore, figura chiave nel guidare il protagonista e prepararlo ad affrontare il mondo straordinario a cui andrà incontro di lì a breve. Una volta accettato il richiamo all’avventura, il primo atto del viaggio dell’eroe si conclude con il superamento della prima soglia, ovvero il primo ingresso del personaggio principale nel mondo straordinario. È qui che la storia vera e propria inizia.

Atto II: il corpo principale della storia

A questo punto della storia, il protagonista giunge alla fase dedicata a prove, alleati e nemici. Una volta oltrepassata la soglia del mondo straordinario, l’eroe deve impararne le regole e inizia a farsi nemici e alleati. Nel caso di Harry Potter, ad esempio, è chiaro fin da subito con chi stringerà amicizia e chi sarà suo nemico. È a questo punto, che il viaggio dell’eroe prevede quella che viene definita come l’avvicinamento alla caverna più profonda, un luogo pericoloso, dove si cela l’oggetto della ricerca. E che, a volte, corrisponde con il covo del nemico.

Per raggiungerlo, l’eroe deve attraversare delle sfide che lo porteranno al momento clou del viaggio: la prova centrale. In questa fase del secondo atto, l’eroe affronta le sue paure. I lettori sono col fiato sospeso e non sono sicuri che il protagonista riuscirà a superare la prova centrale

Il protagonista è sopravvissuto alla prova centrale e ha sconfitto il suo nemico. È questo il momento in cui riceve la ricompensa che può essere un’arma o un simbolo.  Con la ricompensa, anche nota come la conquista della spada, si conclude il secondo atto del viaggio dell’eroe. A volte, in questa fase, si risolve un conflitto con una persona importante nella vita dell’eroe.

Atto III: la via del ritorno, la resurrezione e l’elisir

Il terzo atto del viaggio dell’eroe è formato da tre fasi:

  1. La via del ritorno: l’eroe non è ancora del tutto fuori pericolo e deve affrontare le conseguenze della sfida alle forze oscure, che potrebbero inseguirlo. Inoltre, il protagonista capisce che deve tornare al mondo ordinario, lasciando quello in cui ha viaggiato fino a quel momento.
  2. La resurrezione: durante la fase di resurrezione, l’eroe deve in qualche modo purificarsi dalla prova centrale, dove spesso si macchia col sangue, per poter tornare al mondo ordinario. Questo di solito succede tramite una nuova prova.
  3. Il ritorno con l’elisir: nella fase finale del terzo atto, l’eroe fa il suo ritorno nel mondo ordinario portando con sé ciò che ha guadagnato durante l’avventura, che sia un tesoro, un oggetto o una lezione preziosa.

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